L’occhio è l’organo più complesso del nostro corpo. E’ il nostro primo punto di contatto con il mondo perché, come un obiettivo fotografico, ci consente di immortalare istante per istante tutto ciò che ci circonda.
Conosci meglio come è fatto l’occhio.
SCLERAStruttura esterna dell’occhio di colore biancastro, rappresenta un
rivestimento protettivo che ricopre circa cinque sesti della superficie
oculare e che, nella parte anteriore, è in continuità con la cornea.
Essa è formata da un intreccio di bande fibrose molto sottili la cui
disposizione è tale da costituire una intelaiatura a più strati in grado
di conferire alla struttura sclerale la massima resistenza alle
sollecitazioni meccaniche esterne.
IRIDEHa forma di disco e rappresenta il diaframma ottico dell’occhio:
contraendosi o espandendosi regola il flusso luminoso in entrata.
CORNEA
È la prima lente naturale che la luce incontra, è una membrana trasparente,
convessa in avanti, priva di vasi ma ricchissima di fibre nervose. Essa è
bagnata continuamente dal film lacrimale che aderisce alla sua superficie.
Dietro la cornea si trova la camera anteriore che è riempita di un fluido
chiaro chiamato umor acqueo che la separa dal cristallino.
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CHERATOCONO , principale causa di trapianto di cornea in Italia.
PUPILLAÈ il foro delimitato dall’iride, di diametro variabile, che regola
l’entrata dei raggi luminosi all’interno del bulbo oculare in base
all’intensità della luce nell’ambiente. Al buio si dilata (midriasi), in
condizioni di elevata luminosità si restringe (miosi).
CAMERA ANTERIORELimitata anteriormente dalla cornea e posteriormente dalla faccia
anteriore dell’iride, essa contiene l’umor acqueo, che dà pressione
all’occhio stesso.
CRISTALLINOÈ una struttura trasparente priva di vasi e nervi a forma di lente
biconvessa che focalizza i raggi luminosi sulla retina, situata
posteriormente all’iride e davanti al corpo vitreo. Ha la capacità di
modificare continuamente la sua forma e di variare la sua curvatura in
modo da aumentare o diminuire il suo potere di convergenza.
CORPO CILIAREÈ costituito dal muscolo ciliare e dai processi ciliari. Il muscolo
ciliare contraendosi, serve a cambiare la curvatura della lente
cristallina, adattandola alla visione d’oggetti lontani e a quella di
oggetti vicini: il muscolo ciliare è quindi il muscolo
dell’accomodazione visiva.
L'ASTENOPIA è una sindrome caratterizzata da stanchezza visiva, legata ad un sovraccarico del corpo ciliare.
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ASTENOPIA. CORPO VITREOÈ un tessuto connettivo trasparente a struttura gelatinosa, incolore,
non vascolarizzato né innervato che costituisce l’80% del volume
oculare, è compreso fra cristallino e la retina e mantiene la forma
sferica del bulbo oculare. La sua trasparenza è importante per una
visione nitida a tutte le distanze.
Una degenerazione vitreale può legarsi all'insorgenza di
MIODESOPSIE.
MACULA
Parte centrale della retina che contiene la fovea centrale: una
struttura altamente specializzata, costituisce la struttura che serve a
formare la parte centrale della visione, quella, cioè, più nitida e più
dettagliata. Il danno maculare comporta un’alterata visione dei colori e
del contrasto, una deformazione e la sensazione della scomparsa di una
zona dell’immagine.
La più diffusa patologia maculare è la
DEGENERAZIONE MACULARE LEGATA ALL'ETÀ.
NERVO OTTICOÈ costituito da oltre un milione di fibre nervose che originano dalle
cellule gangliari della retina. La sua funzione è quella di collegare
l’occhio al centro visivo del cervello chiamato corteccia visiva
occipitale dove arrivano gli impulsi nervosi che vengono elaborati e
trasformati nella percezione visiva di un’immagine.
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GLAUCOMA, patologia degenerativa del nervo ottico.
RETINAÈ lo strato più interno dell’occhio, essa appare come una sottile
membrana trasparente suddivisa in due aree: un’area centrale chiamata
macula che contiene la fovea centrale, ricca di coni; un’area media e
periferica, dove prevalgono le cellule dei bastoncelli, che serve a
mediare la visione crepuscolare e notturna. Nella retina avvengono i
meccanismi più complessi della visione. La luce passa l’intero spessore e
colpisce immediatamente i fotorecettori, coni e bastoncelli.
La
RETINOPATIA DIABETICA è una importante complicanza del diabete che colpisce proprio la retina.
COROIDEÈ una membrana ricca di vasi sanguigni che si trova esternamente alla
retina. Contiene un pigmento scuro che cattura i raggi luminosi, la cui
riflessione all’interno del bulbo oculare interferirebbe con una visione
chiara, è in continuità con il corpo ciliare e con l’iride che si trova
nella parte anteriore dell’occhio. La sua funzione è quella di nutrire e
ossigenare l’epitelio pigmentato retinico, gli strati retinici più
esterni (in particolare i fotorecettori), come pure di partecipare
all’irrorazione del nervo ottico.